Cosa ne pensi di Facebook ?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 1/5/2010, 11:32
Avatar

#N6MAA10816

Group:
Co-Admin
Posts:
3,159
Location:
Tyrell Corporation

Status:


Credo che facebook sia nato con buoni propositi, ma è diventato quello che è per colpa di chi lo frequenta.
Personalmente ritengo che siano estremamente più pericolosi i cellulari e soprattuto gli sms, l' articolo che hai messo sopra la tagboard conferma ciò che sapevo e vedevo da tempo: quei messagini infernali hanno distrutto un' intera generazione.
 
Top
LvKAz
view post Posted on 1/5/2010, 12:48




Se avrebbero avuto buone intenzioni non avrebbero raccolto dati per poi rivenderli per motivi di marketing.
Se avessero avuto buone intenzioni avrebbero rinunciato ai sivvenzionamenti della CIA...
Se avessero avuto buone intenzioni avrebbero tutelato di piú la privacy e avrebbero migliorato i buchi del sistema.

Di trucchetti ce ne sono tanti e vengono lasciati lí con intenzione facendoti credere che da lamerone hai baipassato qualche cosa.



Peró di motivi validi te ne potrei dare 5... minimo...

 
Top
view post Posted on 1/5/2010, 15:41
Avatar

#N6MAA10816

Group:
Co-Admin
Posts:
3,159
Location:
Tyrell Corporation

Status:


CITAZIONE (LvKAz @ 1/5/2010, 13:48)
Se avrebbero avuto buone intenzioni non avrebbero raccolto dati per poi rivenderli per motivi di marketing.
Se avessero avuto buone intenzioni avrebbero rinunciato ai sivvenzionamenti della CIA...
Se avessero avuto buone intenzioni avrebbero tutelato di piú la privacy e avrebbero migliorato i buchi del sistema.

Per buone intenzioni non intendevo che dovessero fare cose tipo opere umanitarie, ma mi riferivo piuttosto alla mancanza di cattive intenzioni. Nessuna società commerciale, la quale opera a fini di lucro, ha buone intenzioni, il suo scopo è guadagnare e basta. Ripeto ciò che ho detto prima, se Facebook è diventato ciò che è ora, un buon merito è degli utenti. Io personalmente lo frequento da molto tempo e quotidianamente, e non sento alcun problema di spam, semplicemente perchè ci sto con criterio e giudizio, valutando con attenzione ogni opzione lo spam è scomparso. Quanto alla privacy, vale ciò che ho detto prima, basta non scrivere tutti i fatti personali che ci capitano, così ad esempio nel mio profilo ho inserito il minimo indispensabile, e poi perchè dovrei temere per la mia privacy? non ho fatto niente di illegale, scabroso o che non si debba sapere in giro. Se vuoi che una qualsiasi cosa non venga a conoscienza, è molto migliore non raccontarla.
 
Top
LvKAz
view post Posted on 1/5/2010, 16:07




Valutando e analizzando ció che scrivi ne risulta un profilo.
Conoscendo come la pensi, i male intenzionati potrebbero portarti a compiere una qualche azione, semplicemente portandoti su un determinato ordine di idee...

Quello che tu scrivi oggi, cosa tu pensi oggi, non sará magari l'espressione del tuo essere un domani. Ma anche notando come tu ti sia evoluto si capiscono anche tante cose.

Si chiama psicologia e mi fá un tantino paura anche perché non la comprendo.
A volte non occorre che tu ti esprima chiaro e tondo su un argomento ma potrebbe bastare una parla per capire ció che tu hai dentro.

A parte questo, anche se tu dici che sei capace di difenderti, considera che ci sono tante persone che non sono come te.

Nel mondo della globalizzazione si dice : " se non hai nulla da nascondere, non devi aver paura".

Il punto é che la leva psicologica di questo periodo é proprio la paura. Con questo sentimento portano le persone in determinati punti.

FB é un telecomando a mio avviso... peró ognuno lo puó vedere un pó come vuole.
Con il coltello ci tagli il pane ma ci puoi sgozzare anche il nemico... dipende come lo usi.

Ma su FB il coltello non stá soloin mano tua ed é giusto che per lo meno questo si sappia.

Poi é chiaro: Il mondo é bello perché é vario. Ognuno tragga le sue conclusioni... Web 3.0, la terza fase...

La 4° sará il giudizio finale.... ma tanto ci dicono che siamo solo a Web 2.0...

 
Top
LvKAz
view post Posted on 19/5/2010, 16:16




Facebook sotto assedio
"Cancelliamoci tutti"



image

LA QUESTIONE privacy investe Facebook e non può essere più ignorata. In seguito alle critiche che piovono da tutti i lati, la società ha convocato un summit dei suoi vertici, come si conviene quando c'è uno stato conclamato di crisi. Il social network è ormai spalle al muro, soprattutto dopo l'intervento dei garanti per la privacy europei. E tra gli utenti cresce il fronte di chi valuta se abbandonare il sito giudicato poco rispettoso dei loro dati personali.

Neanche in questo clima, però, Facebook rinuncia al suo stile tipico: la riunione è stata a porte chiuse. La società non ha fatto sapere nulla di quello che è stato detto o deciso, se non che è stata una "discussione proficua". La sola azione annunciata ieri riguarda più la sicurezza del network che la privacy in senso stretto: ha aggiunto funzioni per contrastare il fenomeno dei ladri di informazioni personali, quelli che riescono a collegarsi agli account altrui.

Le polemiche che hanno colpito il network sono ben altre, però, e riguardano il modo con cui esso stesso gestisce i dati personali dei suoi 400 milioni di utenti. L'ultima è per il servizio nato a fine aprile, l'instant personalization 1. Fa sì che siti partner di Facebook possono sfruttare le informazioni personali che l'utente ha pubblicato sul network (nome, sesso, connessioni con altre persone o gruppi). Quando un utente di Facebook va su un sito partner troverà una pagina personalizzata in base ai suoi dati, per esempio con consigli basati sui suoi gusti musicali o su quelli dei suoi amici. L'utente può evitare questa personalizzazione? Sì, ma soltanto se si prende la briga di modificare un'opzione sul proprio profilo di Facebook.

Una novità "inaccettabile" scrive il Working Party, formato da tutti i garanti della privacy europei, in una lettera inviata al social network 2. Poco tempo fa i garanti avevano puntato il dito 3, in modo analogo, contro Google riguardo al servizio Buzz. In quel caso, l'azienda di Mountain View che ha risposto riconoscendo l'errore. Chissà se anche Facebook si dimostrerà accondiscendente.

Nel frattempo, il social network subisce pressioni anche in madrepatria: un gruppo di senatori Usa gli ha chiesto di essere più trasparente sul modo con cui gestisce i dati personali. Le critiche sono un coro a più voci, anche gli esperti di privacy ci si mettono: l'associazione storica del web Eff ha pubblicato una timeline 4 con il progressivo peggioramento del rapporto tra Facebook e privacy. L'esperto Matt McKeon l'ha messa in bella grafica 5 mostrando come Facebook, dagli inizi ad oggi, ha esposto sempre più informazioni personali degli iscritti.

Lo scopo del network è ovviamente quello di massimizzare lo sfruttamento marketing e pubblicitario dei dati. Né hanno giovato, alla sua fama, sparate come quella del 25enne fondatore Mark Zuckerberg, che ha detto in pubblico 6 "la privacy è un concetto vecchio, superato". Qualcosa di cui gli utenti non si curerebbero più, impazienti come sono di condividere e comunicare. Un calcolo sbagliato, forse, da cui potrebbe cominciare il declino del network a favore di un concorrente più rispettoso delle informazioni personali. L'ha chiesto a gran voce Ryan Singel dalle colonne di Wired 7 ed è una possibilità che comincia a diventare reale. Quattro ragazzi sono riusciti in pochi giorni a raccogliere 120 mila dollari per il progetto Diaspora 8: un social network "open", che nascerà a settembre e che a differenza di Facebook darà agli utenti pieno e trasparente controllo sui propri dati personali.

Pressato da esperti e autorità di tutto il mondo da una parte, minacciato da alternative open dall'altra, Facebook potrebbe decidere di cambiare strada, dovendo però così anche rivedere i propri piani di remunerazione. Nel frattempo, però, c'è anche chi pensa di andarsene: un gruppo di scontenti ha individuato nel 31 maggio il giorno in cui ci si dovrebbe cancellare in massa da Facebook, il Quit Facebook Day 9. In migliaia si sono impegnati a fare questo passo.

FONTE
 
Top
5 replies since 30/4/2010, 17:17   130 views
  Share